I bambini di Mvimwa

E’ ormai qualche giorno che siamo al monastero di Mvimwa; un’oasi di pace e di spiritualità. I monaci ci hanno accolto con calore e affetto. I primi giorni abbiamo visitato il monastero: la fattoria, l’orto, il dispensario dove giornalmente le persone dei villaggi vengono a farsi visitare affrontando anche ore di viaggio soprattutto a piedi ma anche in bici o sui i piki piki. Dopo i primi due giorni d’ambientazione siamo andate nei villaggi. Ci avevano segnalato la presenza di bambini con ernie ombelicali. Accompagnate da un monaco abbiamo conquistato la fiducia delle famiglie in modo tale da riuscire a visitare i bambini. L’impatto con il villaggio è stato disarmante. I bambini giocavano intorno al fuoco, nudi, scalzi e sporchi. Tutto “gridava” povertà…ma loro ci hanno accolto con gioia e curiosità offrendoci una stuoia per farci sedere. Insieme a due studentesse di medicina li abbiamo visitati e registrati in modo tale da fissare delle visite ufficiali all’ospedale di Sumbawanga.

Oggi alle 09.00 sono arrivati al monastero 23 bambini del villaggio per trascorrere la giornata insieme tra canti, giochi e balli. E’ stato un momento forte e toccante per tutti noi. Gli occhi dei bambini brillavano dalla felicità nel vedersi per un giorno pieni d’attenzione e di affetto. Dopo il pranzo tutte assieme li abbiamo riaccompagnati dalle proprie famiglie. I bambini più piccoli erano molto stanchi, i fratelli più grandi (8-10 anni) con nostro grande stupore si preoccupavano per loro portandoli sulle spalle. Eravamo una comitiva allegra e colorata che passeggiava in mezzo alla terra rossa della savana intonando canzoni d’infanzia. Arrivate al villaggio le famiglie ci hanno accolto riunendosi tutte sotto un albero. E’stata una giornata molto intensa e piena di emozioni. Rimane la consapevolezza di aver dato poco ma tutto è stato fatto con Amore.