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Obiettivo: zero malnutrizione infantile!

"L'Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere. E' un oceano, un pianeta a sé stante, un cosmo vario e ricchissimo. E' solo per semplificare e per pura comodità che lo chiamiamo Africa"

Ryszard Kapuscinski

Se me l'avessero detto non ci avrei mai creduto...io, 24enne a fare la tesi magistrale ormai prossima alla laurea, in un monastero benedettino nel cuore della Tanzaniane due mesi.

Oggi sono passati precisamente 28 giorni, che all'apparenza possono sembrare scanditi da una routine che li rende molto simili tra loro, in realtà se mi fermo a riflettere ogni giorno mi ha insegnato qualcosa di importante.

Cercare di descrivere la dimensione africana è difficile, molto difficile, quasi impossibile, si cade sempre nella banalità. Credo che il problema risieda nel fatto che se anche per un europeo l'Africa risulti essere così semplice con la sua terra rossa, con le sue distese infinite di campi, con le sue casupole a un piano con i tetti in lamiera, con il suo cielo così azzurro, il suo sole così rosso e le sue stelle così luminose, in realtà il popolo africano è molto "complesso" e affascinante, crea un cosmo a se stante vario e ricchissimo.

E' ormai la mia terza esperienza in Africa e ogni volta è diversa, ogni volta scopro e imparo nuove sfumature di una cultura così lontana dalla nostra e ogni volta scopro anche tantissimi aspetti della mia persona che altrimenti non avrei mai colto. Ma di sicuro l'Africa, piedi tutto, mi ha insegnato a sentire la differenza e a non avere paura, mai, in qualsiasi contesto e in qualsiasi momento.

Questa volta sono a Mvimwa, ospite in un monastero benedettino, dalla mia famiglia africana, a svolgere il mio progetto di tesi incentrato sulla malnutrizione infantile, problema che in questo continente, purtroppo, rappresenta una vera e propria piaga.

Le mie giornate trascorrono tra il dispensario del monastero e la scuola primaria dove, insieme al personale locale, eseguo uno screening della popolazione infantile raccogliendo misure antropometriche utili per valutare lo stato nutrizionale dei bambini.

Circa due volte a settimane mi muovo anche verso il dispensario di Kate, il villaggio più grande limitrofo al monastero, dove mi occupo dei bambini provenienti dai villaggi di Nchenge, di Ntalamyna oltre che di Kate stesso. Nelle prossime settimane mi muoverò in altri villaggi limitrofi al monastero. Lo scopo è quello di avere un idea il più possibile chiara rispetto alla dimensione del problema, alla sua diffusione, capire contro quale tipologia di malnutrizione bisogna combattere così da riuscire ad armarsi nel modo migliore.

Mancano ancora 31 giorni, li ho contati, 31 giorni e poi si torna a casa, anche se ormai sento "casa" anche un po questa...

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